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Giorgio Melis

Giorgio Melis

La biodiversità necessaria alla sostenibilità

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Agosto è mese di vacanza per definizione, anche se le nostre città non chiudono più “per ferie” come una volta in omaggio necessario alla politica industriale del secondo dopoguerra.

Il mondo del lavoro è, da allora,  profondamente cambiato così come è profondamente cambiata l’interpretazione della vacanza. La curiosità e un rinnovato amore per gli ambienti naturali si sono via via integrati all’invasione balneare.

A questo proposito è  giunto il momento – anche se in realtà lo dovrebbe essere stato sempre – di ragionare sulla salvaguardia degli ecosistemi, base necessaria sulla quale costruire modelli di sviluppo sostenibili per davvero.

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha rilasciato, giusto all’inizio del mese, il suo rapporto sulla biodiversità in Italia in cui sottolinea la situazione critica per le specie e gli habitat che popolano il nostro Paese: seppur tutelati ormai da decenni, sono in stato di conservazione sfavorevole il 54% della flora e il 53% della fauna terrestre, il 22% delle specie marine e l’89% degli habitat terrestri, mentre gli habitat marini mostrano status favorevole nel 63% dei casi e sconosciuto nel restante 37%.

L’Italia è tra i Paesi europei con maggior ricchezza di specie e habitat, con i più alti tassi di specie esclusive del proprio territorio accompagnati però da elevata densità di popolazione, forte pressione antropica e inarrestabile consumo di suolo. I risultati del rapporto fanno emergere l’urgente necessità di un maggiore impegno nella conservazione e gestione di specie e habitat, anche in riferimento agli obiettivi della nuova Strategia europea sulla biodiversità per il 2030. È quindi essenziale rafforzare gli sforzi di monitoraggio, perché le norme comunitarie impongono un salto di qualità nei dati che dovranno essere trasmessi nei prossimi anni. La sostenibilità passa attraverso la cura dell’ambiente di cui siamo “ospiti” e non di certo “padroni”.

Potete scaricare il rapporto Ispra sulla biodiversità in Italia qui.

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